Quale gobba? Quale autoritarismo?

In una intervista a RT di qualche giorno fa il neo Ministro delle finanze greco, l’economista Yanis Varoufakis, ha ricordato un interessante aneddoto personale, che a mio avviso dà un’accurata rappresentazione del clima che regna a Bruxelles, improntato [modalità sarcastica ON] alla massima collaborazione e al profondo rispetto delle istituzioni nazionali [modalità sarcastica OFF].

Qui Il video RT con l’intervista completa. Al minuto 15:20 il brano in questione:

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Il brano circola in rete nella versione tubechop. Sbobinato e tradotto, ecco ciò che Varoufakis dice:

Bene, lasci che le racconti quello che mi è capitato a Bruxelles circa un anno e mezzo fa, parlando con uno dei Commissari di cui non farò il nome qui.
Gli avevo obiettato che  come economista ritenevo abbastanza idiota aumentare l’IVA in un paese dove la recessione stava partendo a razzo. Quello che intendevo sottolineare era una semplice evidenza macroeconomica: quando la domanda crolla, se aumenti l’IVA finisci con l’avere minori entrate di tasse indirette; i prezzi aumentano e i redditi cadono, perché la domanda crolla ancor più rapidamente.
Così ho domandato al Commissario: “Perché lo state facendo? L’Obiettivo dell’Unione europea non è aumentare le entrate anziché soffocarle?”.
Le dico quale fu la risposta: “Lei ha perfettamente ragione. Sappiamo che il risultato è questo,  ma è una lezione che cerchiamo di insegnare all’Italia, a Roma in particolare – al Governo di Roma, su cosa si dovrebbero aspettare che accadrà loro se non fanno quello che gli viene detto“.

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3 risposte a Quale gobba? Quale autoritarismo?

  1. Gabriella Giudici ha detto:

    Arroganza appariscente, poiché si tratta di una dimensione neocoloniale. Mi chiedo se siamo in grado di coglierla con altrettanta lucidità quando è l’oligarchia di casa ad imporre la sua legge, dalla compressione dei salari tedeschi, agli squilibri londinesi, ai privilegi delle élites greche.

  2. Sendivogius ha detto:

    Siamo passati dal paternalismo messianicco alla propedeutica dell’autoritarismo, applicata al cinismo delle tecnocrazie in piena sindrome di onnipotenza. Qui siamo oltre il feticismo delle merci di marxiana memoria o il capitalismo come religione nella colpevolizzazione del debito, come nel caso di Walter Benjamin.
    Per descrivere una simile distopia neo-totalitaria bisogna ricorrere agli autori della fantascienza (da Heinlein a P.K.Dick) oppure direttamente all’allucinato “Robocop” di Frank Miller!

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