Grecia, finché non ci riguarda.

Stanotte il parlamento greco ha approvato nuove misure di austerità per 11,5 miliardi, pari al 4% del PIL  (l’equivalente di 60 miliardi dalle nostre parti), in obbedienza all’ultima pretesa, in ordine di tempo, della Troika per concedere la seconda tranche di aiuti di 31,5 miliardi (parte dei quali destinati al pagamento di interessi), congelata dal mese di giugno.

Tuttavia il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, ritiene poco probabile che la troika Ue-Bce-Fmi sia in grado di consegnare per tempo all’Eurogruppo – che si riunisce oggi – un rapporto completo in merito. Dunque, come vanno ripetendo da giorni i (n)euroburocrati, Atene dovrà aspettare ancora per ottenere il via libera.

In precedenza, alla domanda circa i tempi del via libera europeo al pagamento, Schauble aveva risposto: “Questa domanda la dovreste porre ai miei colleghi greci e non al ministro delle Finanze tedesco. Nessuno nella zona euro si oppone all’idea di accettare il pagamento della prossima tranche di aiuti, ma solo quando le condizioni saranno soddisfatte. E di questo è il governo di Atene che deve occuparsene”.

L’ennesimo rinvio costringe la Grecia, ormai a liquidità zero e con  4 miliardi in scadenza il 16 novembre, all’emissione odierna di titoli a breve (tre mesi) per 3,5 miliardi – a condizioni che alcuni commentatori hanno definito “capestro“.

… Poi vennero a prendere una nazione che chiamavano “cicala”
e fui contento, perché aveva vissuto al di sopra dei suoi mezzi…

Informazioni su Mauro Poggi

Fotodilettante Viaggiamatore
Questa voce è stata pubblicata in Economia e finanza, Società e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

2 risposte a Grecia, finché non ci riguarda.

  1. icittadiniprimaditutto ha detto:

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto and commented:
    Add your thoughts here… (optional)

  2. Gabriella Giudici ha detto:

    Figli di troika (Vasapollo).

Lascia un commento