Il grafico sottostante, da un articolo di Der Spiegel tradotto da Voci dalla Germania, indica quali sono i sei maggiori contributori netti (cioé coloro che danno più di quanto ricevono dal Bilancio europeo), calcolandone l’apporto in termini relativi al PIL.
Al primo posto, sorpresa!, un paese pig: la cicala Italia.
Seguono Belgio e Olanda a pari merito; la Germania si trova al terzo posto insieme a Finlandia e Danimarca.
Per quelli che “vuoi mettere il dividendo dell’euro”.
E’ la situazione a cui ho pensato ascoltando Tremonti commentare (non ricordo più dove, qualche settimana fa) che “l’europa usa l’Italia come un bancomat”: è la tragedia postmoderna nella quale, come diceva Debord, “il vero è ormai un momento del falso”.
ma questa cosa l’avevo già letta da qualche parte e francamente mi sembra un’assurdità, a meno che la quota contributiva non sia stata stabilita in tempi migliori per l’Italia!..
Il grafico è stato pubblicato da Der Spiegel, la maggiore rivista settimanale tedesca, e la fonte dei dati è la Commissione Europea. E’ un’assurdità, ma non per questo meno vera. Del resto non si tratta nemmeno della più grave, fra le tante assurdità che regolano i meccanismi UE.