Ai Magazzini del Cotone, nel Porto Antico di Genova, inizia oggi il congresso Meet in Italy for Life Sciences, “principale appuntamento nazionale di matchmaking [sic] e di aggiornamento nell’ambito delle Scienze della Vita”.
Nel darne notizia, il TG regionale di ieri sera informava che sono state prese severe misure di sicurezza, con cecchini strategicamente piazzati, precisando in particolare che per l’accesso non vale il green pass ma è obbligatorio sottoporsi a tampone.
A quanto pare, dunque, tale procedura è adottata non solo a livello governativo – dove l’accesso a conferenze stampa o alla riunioni con le parti sociali è ammesso solo previo tampone e la certificazione vaccinale non conta – ma va diffondendosi anche negli eventi dove è prevista la partecipazione di autorità e maggiorenti di varia natura.
Ora, se i primi a non fidarsene sono proprio i nostri decisori, è chiaro che il green pass, come misura sanitaria, è una presa per i fondelli. E se una misura non serve allo scopo per cui ufficialmente è stata messa in atto, allora è lecito pensare che debba servire a qualcos’altro.
A parte l’evidente scopo ricattatorio e punitivo (cfr Brunetta), se fossi un complottista sarei portato a credere che si tratta di un test sociale per valutare l’arrendevolezza di un’intera collettività a soluzioni farlocche se opportunamente sottoposta a condizioni di stress prolungato.
Fortunatamente non sono complottista e posso dormire sonni tranquilli.
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Ritengo che la vaccinazione abbia come unico scopo quello di alleggerire il lavoro degli ospedali e non ritrovarsi nella situazione del marzo 2020, per il resto il vaccinato rimane un portatore sano.
Ma scusa, sono appena passato dal sito del Meet Italy ecc. e l’avviso che trovo è questo: ATTENZIONE
Nel rispetto delle norme di sicurezza Covid è fortemente raccomandata la registrazione online.
L’accesso è consentito solo presentando la Certificazione Verde (Green Pass) Covid-19.
Qualcosa non quadra.
Ho riportato quanto precisato nel servizio del TG regionale; può essere che il giornalista abbia avuto informazioni sbagliate o che abbiano nel frattempo cambiato le modalità di accesso. Il senso della mia riflessione (che riguarda il green pass e non la vaccinazione) tuttavia non cambia, dato che alle conferenze governative è richiesto il tampone al momento dell’ingresso.