In Polonia il Ministro dell’educazione, signora Anna Zalewska, ha insignito lo storico Tomasz Panfili di medaglia al merito per il suo “speciale contributo all’educazione”.
Panfili gode di certa fama nel suo paese per aver recentemente sostenuto che la situazione degli ebrei in Polonia, dopo l’invasione nazista del 1939, non era poi così male: è vero che li obbligarono a portare la stella di David cucita addosso e la loro libertà di movimento al di fuori dei ghetti era severamente regolamentata, “tuttavia i nazisti permisero loro di istituire organi di autogoverno come i Consigli ebraici (Judenraete)”. “La politica nazista […] introdusse la discriminazione legalizzata della popolaziona ebraica, intensificò la repressione e i pogrom, ma nello stesso tempo Hitler e i suoi collaboratori incentivarono, come strumento di pulizia etnica, l’emigrazione”.
La Storia è maestra, diceva Gramsci, ma non ha scolari.
fonte: Defend Democracy Press
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Oppure, la signora Anna Zalewska semplicemente, ha confuso il dopo barba con la vodka, scolandosene in un fiato una fila di bottiglie, come fosse acqua fresca.
In effetti, da quelle parti la vodka è molto apprezzata 🙂 Temo però che al momento dell’iniziativa onorifica fosse purtroppo sobria, anche se non necessariamente lucida.
Era solo ironia su una vicenda che oggi, dopo quasi un secolo, si rinnova nella sua tristezza umana grazie a figure come queste che non sanno di storia, non capiscono il senso della vita, si crogiolano nella stupidità. Non sono cattive persone, ma si percepisce nelle loro parole che, gli piace esserlo.
Perfettamente d’accordo.