Da oggi in Spagna è operativa la Ley Orgànica de Seguridad Ciudadana (Legge Organica di Sicurezza Cittadina), altrimenti conosciuta come Ley Mordaza (Legge Museruola), fortemente voluta dal Governo di Rajoy per ovviare al problema del dissenso e delle manifestazioni.
Lo ha ricordato ieri, fra gli altri, (non a caso un giorno prima dell’entrata in vigore della legge) il blog Strambotic, con un utile dodecalogo (più un bonus track) che propongo per opportuna nostra edificazione e conoscenza.
§
[30 giugno 2015]
Stanotte a mezzanotte non dimenticatevi di spostare indietro al 1954 le lancette del vostro orologio […] Nel caso dal dicembre scorso foste stati distratti da impegni mondani, vi segnaliamo che dalle 24 entra in vigore l’inquietante Legge di Sicurezza Cittadina, meglio conosciuta come Legge Museruola dalle sue vittime, cioè voi e io.
Per ogni evenienza, preferiamo uscire con questo articolo un giorno prima che la libertà di espressione abbia ufficialmente termine.
Abbiamo pensato di illustrare un dodecalogo delle conseguenze dell’infame legge, con le vignette che riteniamo più significative fra quelle pubblicate dai vignettisti fino a oggi (quando ancora potevano disegnare impunemente).
1) Cercare di ostacolare un provvedimento di sfratto: da 6.000 a 30.000 Euro
Ma non ci posso credere! La monarchia non è mai andata via, in fondo…questo è! Non vorrei che ora questa legge s’allargasse a macchia d’olio …
Ultimamente sto riflettendo sul processo di cessione di sovranità da parte degli stati agli organismi sovranazionali comunitari. Ho notato che esiste una correlazione diretta fra questo processo e la tendenza da parte dei governanti nazionali a imporre misure di carattere post-democratico (per non dire autoritario): vedi “Italicum” in Italia, per esempio. Questo potrebbe essere spiegato con il fatto che i governi nazionali rispondono sempre di più agli organismi sovranazionali, e sempre meno ai cittadini che dovrebbero rappresentare. La “governabilità” diventa un valore in sé, mentre il governare passa in secondo piano perché di fatto esistono piloti automatici etero-imposti che prescindono dal volere dei cittadini. Compito dei governi è assicurare che la navigazione tracciata non subisca fastidiose interferenze. Essi devono quindi adottare strumenti legali con i quali poter “gestire” il dissenso con efficacia, tanto più cogenti quanto più il dissenso si organizza.
Ci sono pochi dubbi: le forme “alte” di democrazia parlamentare, quelle che consultano gli elettori, li informano più o meno decentemente e lasciano alla gente scuola e università, restano ai soli paesi del nord; per gli altri c’è la gestione del disagio (nei casi evoluti, come quello greco, del dissenso), una forma di fascismo discreto che unisce piloti automatici a forme di repressione sempre più energiche. Un futuro sempre più nero.
… forme di fascismo discreto…
certo…sono le prove ,per vedere se la gente reagisce..se non reagisce siamo fritti !!
Manca una sanzione per chi mette dei punti di domanda sui divieti 😉
Per carità, non suggerire! 🙂
Ma sapessi che voglia che ho di armarmi di pennarello indelebile e spargere in giro tanti punti interrogativi 🙂
😀
Mi sembra un ottimo ‘prototipo’ sperimenatale di tipo legislativo, perfettamente in linea col nuovo corso europeo; rimossi i governi non allineati con un golpe bianco consumato alla luce del giorno, puntelliamo gli esecutivi graditi con un’apposita blindatura normativa: lo Stato di polizia al servizio del Capitale (privato), come nelle migliori tradizioni “liberali” dell’800 (ovvero come avviene nei regimi fascisti). Non dubito che presto la brillante trovata sarà estesa anche altrove….
L’amarezza di essere facili profeti…
… al servizio del Capitale in Italia?… a meno che non specifichi a quale tipo di “capitalisti” lei si ri/ferisca… come ai burocrati delle imprese (sic!) pubbliche che si ingozzano dei nostri soldi senza aver la minima idea di come si producano… e mai possibile che in questo ex bel paesino si attribuisca tutto quel che accade a un Capitale ormai definitivamente emigrato, ignorando sistematicamente il fatto che i detentori a/democratici al potere continuino ad usare il nostro capitale a loro esclusivo uso & consumo?
Caro Aldo,
Non credo che da una semplice battuta debba tirar fuori una confutazione di macroeconomia, applicata alla scienza della finanza. Ne converrà con me, che non è luogo né il caso.. 😉
Invece, non posso fare a meno di notare come tra gli strapagati CEO delle imprese private (e dei grandi istituti di credito) regni sovrano il merito e l’efficienza più assoluta, che loro di certo non “si ingozzano di soldi senza avere la minima idea” di come si produca un qualsivoglia prodotto finito, intercambiabili come sono a poltrona girevole.
Al contrario, su come si “producano i soldi” hanno piuttosto le idee chiarissime: basta iscrivere le perdite a bilancio pubblico e farsi ripagare i debiti dai contribuenti, per poi dire loro “che hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità”.
Dalle mie parti si chiama truffa organizzata, ma qualcun altro preferisce chiamarla “austerità espansiva”. C’è sempre qualche “tecnico” pronto, per convertire in legge una simile operazione di cash-pooling, alla faccia per l’appunto dei “democratici detentori del potere” chiamati più che altro ad apporre il sigillo di nullaosta.
L’ha ribloggato su aldo ricci blog.