L’appello del Centro Fanon sfrattato dalla ASL 1 di Torino. Come scrive Fabrice Olivier Dubosc, di cui ripropongo il post, “La qualità del lavoro, il numero di assistiti e la cifra irrisoria della convenzione con la ASL rende incomprensibile questa scelta a meno di non leggerla come scelta politica dettata dalle logiche di una Regione governata da una Lega a cui la questione migrante evidentemente sta a cuore solo in termini di retorica elettorale”.
Il Centro Frantz Fanon, luogo d’eccellenza nella pratica di un’etnopsichiatria critica aperta alla complessità è stato praticamente sfrattato dalla ASL 1 di Torino che da oltre dieci anni lo ospitava. La qualità del lavoro, il numero di assistiti e la cifra irrisoria della convenzione con la ASL rende incomprensibile questa scelta a meno di non leggerla come scelta politica dettata dalle logiche di una Regione governata da una Lega a cui la questione migrante evidentemente sta a cuore solo in termini di retorica elettorale.
Come scrive l’Associazione Frantz Fanon (e qui trovate l’appello integrale)
«Il costo dell’attuale convenzione fra l’ASL TO1 e l’Associazione Frantz Fanon è, per anno, meno di 65.000 euro. Il gruppo di lavoro è composto di circa 15 operatori (psicoterapeuti, medici, psichiatri, psicologi, mediatori culturali, educatori), con larga esperienza clinica.
Si tratta di un costo irrisorio se si considera il lavoro realizzato dal Centro Frantz Fanon: nel…
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