La Tav portoghese e i quotidiani nazionali

Stamattina ho fatto una ricerca su Google per avere notizie della sospensione in via definitiva della TAV portoghese.
A quanto pare la decisione è stata presa dal governo (di centro destra) su indicazione della Corte dei Conti. Saltano così 170 km di tracciato e uno dei capolinea. Non chiedetemi se anche quest’opera, come da noi, “l’aveva chiesta l’Europa”. Le priorità future? Una linea trasporto merci a velocità normale da Sines ad Aveiro, finalizzato all’aumento della competitività delle esportazioni portoghesi. Come a dire: visto che soldi ce ne sono pochini, spendiamo in infrastrutture utili e lasciamo le prestigiose futilità a tempi migliori.
(Chissà se adesso vedremo il Portogallo “ slittare dolcemente  in un tuffo nell’Atlantico e in un distacco dall’Europa”. Magari sì, visto dove sta già andando la Grecia, ma dubito che sarà per colpa della mancata TAV).

Queste le fonti italiane che ho trovato in rete:
Giornalettismo
Quotidiano Piemontese
Liquida
Corriere del Ticino
Italiani a Lisbona

Notate che manca qualcosa? Esatto! Nessuno fra i quotidiani nazionali, nella loro versione on-line, dà la notizia. O per lo meno se la dà è talmente poco evidenziata che a me è sfuggita.
Ho trovato in compenso:
su La Stampa, Esteri, il titolo “Distributore automatico di cannabis in Nuova Zelanda”; nella sezione Mondo del Messaggero un articolo che parla della foto di un bacio fra un israeliano e un’iraniana (o viceversa); sul Corriere, Esteri, la Nuova Zelanda in primo piano ancora con la sconvolgente notizia che hanno esaurito le scorte di crema da spalmare Marmite, senza la quale la prima colazione dei kiwi è impensabile, un po’ come se a noi venissero a mancare cappuccino e cornetto; su Repubblica Esteri, uno spazio dedicato allo sfogo del sindaco di New York Bloomberg: “I social network mi soffocano, non mi fanno governare”.
Alla quarta notizia mozzafiato ho smesso di cercare, troppe emozioni tutte in una volta.

L’informazione, prima di tutto.

.